Friday, June 02, 2006

DA DOVE VENIAMO ?

La consultazione degli antichi documenti parrocchiali pone la famiglia Bellaveglia nell'area di Monte Ruffiano già agli inizi del 1700. Con il tempo la famiglia si sposterà sulla collina di San Donato (attigua e posta più ad ovest), dove si è positivamente affermata ed è tutt'ora presente.
Monte Ruffiano è una collina posta tra quella di San Vito e quella di San Donato, tutte località ben visibili per chi giunga dalla superstrada.
In cima a tale collina vi sorse, nell'anno 1000, una importante fortezza per il controllo del "passum jani", cioè della via militare, l'unica via di collegamento tra l'Umbria e la Toscana.
Servì a Perugia per controllare i suoi confini ad ovest, in un tratto di terra molto contesa da Siena - Arezzo - Cortona ed oggi vi rimane solamente una torre diroccata.
In effetti, secondo le cronache, il castello era disabitato ed in rovina già nel XVII secolo.
Purtroppo al momento non abbiamo altre informazioni sull'antica fortezza di Monte Ruffiano (Mons Rufianus, dal nome personale "Rufinus"), sappiamo solamente che nei secoli scorsi il luogo viene legato a molte leggende sull'avvistamento di streghe.
















Ma ciò che la famiglia si tramanda oralmente da secoli è altro: ci tramandiamo infatti che proveniamo dal Casentino Toscano, più precisamente dalla città di Bibbiena.
Questo obbliga ad una ricerca che proceda a ritroso, partendo dalle informazioni presenti nell'Archivio Storico di Passignano. Va ricordato che Passignano si trova in una zona di confine tra lo Stato Pontificio ed il Granducato di Toscana, tanto che la prima dogana dello Stato Pontificio per l'Umbria fu posta a Passignano (successivamente sarà spostata più verso Tuoro, a Monte Gualandro). Ciò è piuttosto importante perchè potremmo essere in presenza di una famiglia che "emigra" dal Granducato di Toscana per motivi politici, a causa di un esilio forzato o altro. Il libro "Tristi e Fasti della terra di Passignano sul Trasimeno” del Buattini (scritto nel XIX sec.), riporta il caso di una importante famiglia di mercanti fiorentini che sono esiliati ed il caso di una famiglia di Castiglion Fiorentino, entrambe trasferite a Passignano. In alcuni casi l'esilio coincideva con la necessità di cambiare cognome in modo forzato, ne abbiamo esempi citati nell'opera del Gamurrini "Istoria Genealogica delle Famiglie Nobili Toscane et Umbre" (XVI secolo). Probabilmente il cambiamento di cognome non fu una “necessità” per i Bellaveglia, ma solamente il naturale evolversi di un cognome, come accaduto in quasi la maggior parte delle famiglie italiane. Di certo l'area del Casentino toscano è una zona piuttosto interessante dal punto di vista storico, ricca di tradizioni, di avvenimenti, di personaggi incredibilmente importanti (da Dante Alighieri ai Conti Guidi, la battaglia di Campaldino e molto altro ancora). Alcuni parenti affermano che gli antenati dovettero cambiare zona di insediamento più volte a causa della loro poca inclinazione a sottostare alle angherie dei proprietari terrieri. Ciò è sicuramente verosimile, ma trovo che possa valere maggiormente per spostamenti che avvennero all'interno di un singolo Stato e non tanto per il passaggio da uno Stato all'altro, che era cosa ben più complessa. In ogni caso sarà molto interessante concentrarsi sulla città di Bibbiena, poichè si tratta di una terra ricca di tradizioni, ricca di storia, ma anche ricca di Archivi da consultare, quindi una terra che può raccontarci molti eventi passati.